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Mercatini e gomitoli a Chiang Mai – Tailandia

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Il Grande Viaggio del Tipo Strano nel sud est asiatico è finito, ma il racconto continua, dopo la Cambogia, facciamo un salto in Tailandia! Esploreremo insieme mercatini e negozi di gomitoli in giro per Chiang Mai, nel nord del paese. Siamo finiti qua sperando di sfuggire dalle rotte più battute dai turisti, ma ahimè la globalizzazione è arrivata pure a Chiang Mai. Ma non disperare siamo riusciti a trovare delle ‘chicche’. Partiamo!

Una buona mappa

Per esplorare il territorio serve una mappa, in un negozio di libri usati ci siamo imbatutti nella famosissima mappa di Nancy Chandler, una cartina illustrata di Chiang Mai, piena zeppa di informazioni, mi sono convinta a prenderla quando ho notato che segnalava anche ‘yarn shop’, ‘handcrafts workshops’, ‘weaving village’ e così via. Consigliatissima! È uno spasso girare per la città e avere tutte le informazioni che ti servono in un unico (enorme) foglio, e poi è illustrata 😀

Il mercato dei Hmong

I Hmong (o Mong) sono un gruppo etnico delle regioni montagnose del sud della Cina, Vietnam, Laos, Myanmar e Thailand. Ho avuto il piacere di visitare i villaggi Hmong in Vietnam, durante un bellissimo trekking tra le montagne, un’esperienza indimenticabile! Quindi quando ho letto che c’era un mercato Hmong a Chiang Mai mi ci sono fiondata. È un angolino all’interno del gigantesco mercato della città, non facile da scovare, ma con la mappa sì!

L’artigianato tradizionale prodotto dai Hmong va dalle stoffe tinte con indaco a accessori di ogni tipo ricoperti da fitti ricami a punto croce, e tanti tantissimi pompon multicolori (mi ricorda qualcosa che stiamo organizzando con i Magliuomini). Il mercato vale la visita, nonostante sia caldo, caotico e pieno zeppo di roba. A differenza del resto del mercato che lo osptia qui si riesce a trovare vero artigianto e non chincaglierie per turisti.

Ho comprato un pannello di stoffa tinta con il metodo batik, ancora non c’ho fatto niente, idee?

Negozi di gomitoli

Il mercato della città nasconde piccoli negozi di gomitoli, interessanti da visitare. Vedere cosa ospitano gli yarn shop, ti dà l’idea di che cosa producono i crocheter in giro per il mondo. È il mio sport preferito, insieme al palpeggiamento di gomitoli! Molto cotone e molti accessori, credo che questi negozi sia per lo più fornitori per gli artigiani del mercato. Sfortunatamente niente seta, 2 mesi di grande Viaggio e ancora non sono riuscita a acquistare una matassina.

Il mio sarto preferito

Passando davanti a questa vetrina mi sono soffermata, un signore all’interno della bottega era intento a tagliare una camicia, ha alzato gli occhi, mi ha sorriso. Non ho avuto bisogno di altro per entrare!

Un sarto orgogliossissimo del suo lavoro, parlava molto bene l’inglese, mi ha raccontato dei suoi clienti famosi e mi ha mostrato le sue creazioni. In cambio io gli ho raccontato dei Magliuomini e di come in alcune parti del mondo sembri ancora strano vedere uomini che fanno la maglia o cuciono. Non mi ricordo davvero dov’era, ma se ti capita di vederlo, portagli i miei saluti.

Laboratorio di tintura e tessitura

Un po’ fuori città si trova un laboratorio di tessitura e tintura che si occupa di aiutare i gruppi etnici locali, preservare le tradizioni tessili e vendere artigiantao ad un prezzo ecuo. Non era possibile fare foto all’interno dello shop, ma mi hanno permesso di girellare intorno al laboratorio insieme al tipo Strano. Ho incontrato una signora che tesseva con un telaio legato in vita, non ne avevo mai visto uno, è stato davvero interessante vederla a lavoro.

E anche per oggi il viaggio finisce qui, e tu sei mai stato in Tailandia? Hai qualche posto da consigliarci, siamo tutti orecchie. Alla prossima settimana per un’altra puntata del Grande Viaggio del Tipo Strano.

Un saluto al gusto di mango, riso glutinoso e cocco.

 

 

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